venerdì 20 febbraio 2015

Xylella fastidiosa nel Salento: il punto della situazione

L'Agia Lecce, Associazione dei giovani imprenditori agricoli della Cia di Lecce, ha ritenuto opportuno stilare un documento riassuntivo circa l'attuale situazione della Xylella Fastidiosa nel Salento, la divisione in zone e le misure da  applicare,  secondo quanto previsto dalle disposizioni e linee guida regionali.
Spinti dalla poca informazione della popolazione sull'argomento e dalle innumerevoli e incalzanti disposizioni della Regione Puglia negli ultimi giorni e visti gli obblighi statuiti dalla stessa Regione per proprietari e conduttori di fondi,  circa l'applicazione delle misure imposte per prevenire la diffusione della Xylella,  abbiamo ritenuto indispensabile redigere e diffondere un documenti di sintesi  che racchiuda al suo interno tutte le informazioni di cui gli agricoltori hanno bisogno per fare il punto sulla situazione così come definito dai recenti atti dirigenziali n.3 del 16 gennaio 2015 e n.10 del 6 febbraio 2015 e dal D.M. 2777/2014.


La Xylella fastidiosa è un batterio fitopatogeno, xilematico e asporigeno, e la sua trasmissione non avviene mediante contatto o diffusione aerea, ma esclusivamente da insetti.
Allo stato attuale l’unica specie, diffusa nelle aree infette del Salento, per la quale è stata dimostrata la capacità di trasmettere il batterio (insetto vettore), è il Philaenus spumarius L. , meglio nota come “Sputacchina media” per la schiuma bianca, simile alla saliva, in cui vivono immerse le forme giovanili dell’insetto.
La X. fastidiosa è un patogeno  da quarantena segnalato per la prima volta in Europa nella provincia di Lecce dove è presente in diverse zone e in un’ampia gamma di piante ospiti (oltre 300 specie vegetali se si sommano tutte le specie ospiti di ciascuno dei ceppi del batterio).
Allo stato attuale, tale ceppo è stato riscontrato nella Provincia di Lecce sulle seguenti specie: Olivo, Mandorlo, Ciliegio, Oleandro, Vinca minor, Polygala myrtifolia, Westringia fruticosa, Acacia saligna, Spartium junceum.
Tra le sintomatologie tipiche e più frequenti associate alle infezioni di X. fastidiosa, vi sono la bruscatura delle foglie, il ridotto accrescimento e il disseccamento dei rami e dei germogli.






La determina dirigenziale n. 3 del 16 gennaio 2015 della Regione Puglia in particolare :
-          Ridefinisce le aree delimitate;
-          Rende noto ai proprietari o conduttori dei fondi ricadenti nella zona cuscinetto e nel cordone fitosanitario, gli obblighi di cui al Decreto Ministeriale 2777/2014;
-          Rende noto ai proprietari o conduttori dei fondi ricadenti nella zona infetta, gli obblighi di cui al DM 2777/2014 nonché quelli che saranno stabiliti dal decreto ministeriale in emanazione.


 Zona cuscinetto
È una zona indenne nella quale bisogna garantire che le infezioni del batterio non oltrepassino il limite della zona infetta.
Le misure da adottare consistono:
-          Monitoraggio intensivo sulle piante ospiti per individuare l’eventuale presenza di X.fastidiosa.
-          Adozione di un piano di controllo degli insetti vettori;
-          Trattamenti insetticidi per il controllo delle popolazioni di insetti vettori accertati o potenziali;
-          Interventi agronomici contro gli stadi giovanili dei vettori;
-          Eliminazione di tutte le piante ospiti presenti in alberature stradali, spartitraffico, fossi, canali, aree verdi, ecc.


•Cordone fitosanitario
Costituisce un zona di ulteriore sicurezza a garanzia della zona cuscinetto in caso di maggiore diffusione del batterio verso NORD.
Le misure da adottare consistono:
-          Monitoraggio intensivo sulle piante ospiti per individuare l’eventuale presenza di X.fastidiosa.
-          Adozione di un piano di controllo degli insetti vettori.
-          Trattamenti insetticidi per il controllo delle popolazioni di insetti vettori accertati o potenziali;
-          Interventi agronomici contro gli stadi giovanili dei vettori;
-          Eliminazione di tutte le piante ospiti presenti in alberature stradali, spartitraffico, fossi, canali, aree verdi,ecc.



•Fascia di eradicazione
Tale fascia si estende per 1 km a ridosso della zona cuscinetto e all'interno della zona infetta. In tale fascia é fondamentale attivare un'azione di eradicazione dei focolai ritenuti pericolosi, per garantire che non vi sia un avanzamento dell'infezione verso le zone indenni.
Le misure da adottare consistono:
-          Monitoraggio costante per individuare le piante infette o con sintomi evidenti di infezione;
-          Procedere all’immediato abbattimento di tutte le piante infette anche se si riscontra la sola presenza dei sintomi ascrivibile a X.fastidiosa;
-          Controllo degli insetti vettori potenzialmente infettanti mediante trattamenti fitosanitari e operazioni agronomiche obbligatorie;
-          Eliminazione di tutte le piante ospiti presenti in alberature stradali, spartitraffico, fossi, canali, aree verdi, ecc..




•Zona infetta
Quasi l’intera provincia di Lecce è stata considerata zona infetta.
In tale zona devono essere attuate le misure necessarie per ridurre l’espansione e la diffusione all’esterno delle infezioni. In particolare la determina dirigenziale della Regione Puglia n. 10 del 6 febbraio 2015 Allegato A, in applicazione del D.M. 2777/2014, definisce le Misure fitosanitarie obbligatorie per il contenimento delle infezioni di X.fastidiosa da attuare nella zona infetta:

Misure agronomiche da attuare negli oliveti:
 - Gli oliveti devono essere condotti rispettando le buone pratiche agricole, con particolare riferimento  agli interventi di potatura, necessari per migliorare lo stato vegetativo.
- Gli interventi di potatura devono essere periodici, almeno con cadenza biennale.
- Su piante di olivo con sintomi iniziali di infezione ascrivibile a X.fastidiosa, gli interventi di potatura devono essere eseguiti tempestivamente e con continuità eliminando le parti sintomatiche infette.
- Fatto salvo da quanto stabilito dall'art 11 d.m. 26 settembre 2014, i residui di potatura devono essere utilizzati come biomasse, previo disseccamento in situ, all'interno della zona infetta; oppure bruciati in situ (all'interno del campo) ai sensi di quanto disposto dall'art 14 lett. B comma 8, D.L.   n. 91/2014; oppure trinciati e distribuiti/interrati all'interno del campo.
- Le piante di olivo con sintomi gravi da X.fastidiosa. devono essere estirpate previa autorizzazione dell'U.P.A. competente per territorio.
- Le branche e i tronchi privi della vegetazione, compresi quelli delle piante infette estirpate, possono essere movimentate in quanto non costituiscono fonte di inoculo di X.fastidiosa.

Piano dei controlli degli insetti vettori e potenziali vettori:
La X.fastidiosa. si trasmette esclusivamente attraverso insetti vettori, attualmente é riconosciuta come tale la "Sputacchina media". Allo stato attuale, una pianta infetta da X.fastidiosa. non può essere  curata e pertanto, per limitare la diffusione del batterio, si deve agire anche attraverso interventi di controllo del vettore che acquisisce il  batterio da piante infette (fonti di inoculo) e lo trasmettono alle piante sane.
Di conseguenza occorre ridurre la popolazione degli insetti vettori al fine di limitare la diffusione del batterio.

A tal fine occorre eseguire, nel rispetto del calendario indicato, gli interventi di seguito riportati:

Gennaio -Aprile
In questi mesi sono presenti forme giovanili (neanidi) delle cicaline, provenienti dalla schiusura delle uova invernali. Le neanidi stazionano generalmente sulle piante erbacee spontanee e/o sui giovani germogli degli arbusti. La presenza di cicaline é visibile, in quanto gli individui si circondano di un'abbondante schiuma all'interno della quale si alimentano e completano il loro ciclo.
Le forme giovanili delle cicaline sono poco mobili, per cui attraverso l'adozione delle seguenti misure agronomiche é possibile abbattere la popolazione dell'insetto.
In questo periodo vanno eseguite:
Ÿ   operazioni meccaniche per la distruzione delle erbe spontanee in modo da eliminare l'insetto ivi presente tramite lavorazioni del terreno (preferibilmente fresature) e trinciatura delle erbe;
Ÿ   controllo degli insetti vettori presenti sulle erbe situate in zone che presentano maggiore difficoltà di accesso a mezzi meccanici (muretti a secco, aree pietrose) adottando: il pirodiserbo, avendo cura di tutte le precauzioni previste; e interventi chimici con prodotti fitosanitari a base di Buprofezin o di piretroidi (Deltametrina, Lambda-cialotrina) che presentano un basso impatto ambientale e hanno un ridotto tempo di carenza.

Maggio - Agosto
Dal mese di maggio le neanidi dell'ultimo stadio giovanile delle cicaline si trasformano in adulti che possono continuare ad alimentarsi sulle erbe spontanee oppure spostarsi su piante arboree o arbustive. L'adulto é esente dal batterio di X.fastidiosa sino a quando non lo acquisisce attraverso punture di alimentazione da piante infette. Pertanto é importante rimuovere fonti di inoculo (piante infette) di cui prima, e contestualmente intervenire tempestivamente per contenere la popolazione adulta dell'insetto.
In tale periodo la migrazione degli insetti dalle erbe spontanee alle piante arboree avviene generalmente in massa. Gli adulti a seguito del disseccamento delle erbe, sono attratti dai giovani germogli delle piante arboree e arbustive.
Questa fase é da ritenersi la più critica nella trasmissione e diffusione del batterio, pertanto é fondamentale impostare un adeguato controllo degli insetti vettori attraverso l'esecuzione di almeno due interventi insetticidi.
- sulle piante di olivo/fruttiferi/ornamentali, al fine di abbassare la popolazione degli adulti e ridurre la possibilità di trasmissione delle infezioni alle piante sane a seguito di punture di alimentazione di insetti vettori infetti;
- sulla macchia mediterranea, siepi, bordure, muretti a secco, superfici incolte che ospitano gli insetti vettori.

In molti casi, il controllo dei parassiti dell'olivo e dei fruttiferi come Tignola delle olive, cocciniglia mezzo grano di pepe, rinchite, margaronia, mosca delle olive, afidi e altri insetti presenti nei nostri ambienti, contribuisce a ridurre  le popolazioni di cicaline. Per cui é necessario adottare tutte le misure fitosanitarie che rientrano nelle buone pratiche agricole previste dai disciplinari di difesa ecosostenibile.

Si riportano alcune sostanze attive, che hanno efficacia nei confronti delle cicaline:


Settembre - Dicembre
Le cicaline svernano allo stadio di uovo, per cui in questo periodo gli adulti iniziano l'ovodeposizione in differenti siti.
Tuttavia, se le condizioni climatiche sono miti, gli adulti possono continuare la loro attività anche nei mesi invernali. In questo periodo la presenza di adulti generalmente viene riscontrata maggiormente sulle piante spontanee o sulla nuova vegetazione di piante arbustive, molto meno sulle piante arboree in quanto presentano pochi germogli teneri.
In questo periodo vanno effettuati ulteriori interventi con prodotti fitosanitari contro gli adulti delle cicaline con le stesse modalità previste nel periodo precedente, in quanto con il loro spostamento e migrazione possono continuare a diffondere le cellule batteriche.


20.02.2015
Agia Lecce

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