L'Agia Lecce,
Associazione dei giovani imprenditori agricoli della Cia di Lecce, ha ritenuto
opportuno stilare un documento riassuntivo circa l'attuale situazione della Xylella
Fastidiosa nel Salento,
la divisione in zone e le misure da
applicare, secondo quanto
previsto dalle disposizioni e linee guida regionali.
Spinti dalla
poca informazione della popolazione sull'argomento e dalle innumerevoli e
incalzanti disposizioni della Regione Puglia negli ultimi giorni e visti gli
obblighi statuiti dalla stessa Regione per proprietari e conduttori di fondi, circa l'applicazione delle misure imposte per
prevenire la diffusione della Xylella,
abbiamo ritenuto indispensabile redigere e diffondere un documenti di
sintesi che racchiuda al suo interno
tutte le informazioni di cui gli agricoltori hanno bisogno per fare il punto
sulla situazione così come definito dai recenti atti dirigenziali n.3 del 16
gennaio 2015 e n.10 del 6 febbraio 2015 e dal D.M. 2777/2014.
La Xylella fastidiosa è un batterio fitopatogeno, xilematico e asporigeno, e la
sua trasmissione non avviene mediante contatto o diffusione
aerea, ma esclusivamente da insetti.
Allo stato attuale l’unica
specie, diffusa nelle aree infette del Salento, per la quale è stata dimostrata
la capacità di trasmettere il batterio (insetto vettore), è il Philaenus
spumarius L. , meglio nota come “Sputacchina media” per la schiuma bianca, simile alla saliva, in cui vivono immerse le forme
giovanili dell’insetto.
La X. fastidiosa è un
patogeno da quarantena segnalato per la
prima volta in Europa nella provincia di Lecce dove è presente in diverse zone
e in un’ampia gamma di piante ospiti (oltre 300 specie vegetali se si sommano
tutte le specie ospiti di ciascuno dei ceppi del batterio).
Allo stato attuale, tale
ceppo è stato riscontrato nella Provincia di Lecce sulle seguenti specie:
Olivo, Mandorlo, Ciliegio, Oleandro, Vinca minor, Polygala myrtifolia,
Westringia fruticosa, Acacia saligna, Spartium junceum.
Tra le sintomatologie
tipiche e più frequenti associate alle infezioni di X. fastidiosa, vi sono la bruscatura delle foglie, il ridotto accrescimento e il disseccamento dei
rami e dei germogli.